domenica 15 ottobre 2017

Marica delle Fonti

Tua l’acqua
(che ha pietà, che ha memoria)


nelle correnti, e sulle onde
nella luce, e nelle ombre


nei silenzi, e nella tempesta
nel mare, e sulla terra.


Sempre tu, col tuo ineffabile sorriso:
Marica delle Fonti, ninfa che ovunque scorri


senza maschera da santa, e senza vesti
pura, osi risplendere alla Luna


antica bambina
che dell’uomo sei eterno calice e rovina.


Nel tempio dimenticato tra le ombre
di un sogno che è stato


il tremulo, dolce tuo oblio
è il Fato che ci coglie:


verrà la marea
sarà anche il mio.

di Jason R. Forbus

Poesia prima classificata all'edizione 2017 del Premio Dragut
Poesia ispirata alla dea Marica, divinità della navigazione, dell'acqua e della luce, signora degli animali e protettrice dei neonati e della fecondità. Le rovine del suo tempio principale, edificato dagli antichi Aurunci, si trova presso l'attuale Minturno, mentre quello che una volta era il suo "Bosco Sacro" è sito nell'attuale Baia Domizia.
Clicca qui per maggiori informazioni sull'antica Minturno.
Clicca qui per maggiori informazioni sull'antico tempio di Marica.

Nessun commento:

Posta un commento